giovedì 25 maggio 2017

Diversi tipi di attaccamento

Stile sicuro: il bambino appare autonomo nell'esplorazione dell'ambiente e nella separazione dell'adulto egli manifesta segni di ricerca. Nei momenti di ricongiungimento ricerca attaccamento, contatto fisico, vicinanza, interazione e consolazione, Il genitore rappresenta una base sicura , un "porto" sicuro dove trovare protezione e dove rifugiarsi , dal quale può allontanarsi  fiduciosamente per esplorare  il mondo circostante affrontando le piccole e grandi esperienze che caratterizzano la vita.
Stile insicuro evitante: il bambino è autonomo e indipendente, maggiormente concentrato nell'esplorazione dell'ambiente e dei suoi giocattoli che alla presenza dell'adulto di riferimento. Nella separazione mostra minori segni di disagio e nel ricongiungimento sembra ignorare o dare poco rilievo alla presenza della figura di riferimento. Il genitore in questo caso non rappresenta una vera e propria base sicura e non fanno riferimento ad esso neanche nei casi di spaesamento.
Stile insicuro ambivalente: il bambino manifesta un forte attaccamento nei confronti della figura genitoriale e tendono ad essere esageratamente concentrati nella relazione con l'adulto rispetto all'esplorazione dell'ambiente circostante. Possiedono minore autonomia ed indipendenza, notevole disagio nelle separazioni e molta difficoltà a ristabilire un rapporto di fiducia dopo le separazioni,  dove infatti non basta consolarli per placare il senso di insicurezza, essi infatti mostrano un esagerato bisogno di conforto. Essi tendono a mescolare ed alternare richieste di vicinanza e passività.
Stile disorganizzato disorientato: i bambini esprimono momenti di confusione soprattutto quando il genitore è presente  o nel momento del ricongiungimento , incapaci di gestire le situazioni e le relazioni con la figura adulta/genitoriale.

giovedì 18 maggio 2017


 Ecco l’esperimento Harlow dove si mostra come oltre a bisogno di nutrimento  sono necessari altri elementi per la sopravvivenza. 🐒🐵

giovedì 11 maggio 2017

Definizione

L'attaccamento può essere definito come un sistema di comportamenti che contribuiscono alla formazione di un legame specifico tra due persone, che inizia nella maggior parte dei casi nelle relazioni primarie che si instaurano fra bambino e caregiver (di solito la madre). Questo tipo di legame influenzerà fortemente il modo in cui egli si relazionerà con gli altri, la natura dei rapporti che andrà a stabilire e anche la modalità personale di percepire se stesso, le altre persone e il mondo. Questo non significa che ciò che accadrà nei primi anni di vita andrà a influenzare automaticamente lo sviluppo del soggetto. Esperienze successive e processi interni di formazione della personalità potranno modificare l'esito del primo attaccamento, sia in modo positivo che negativo.

venerdì 5 maggio 2017

Le origini della teoria dell'attaccamento

John Bowlby lavora all'applicazione di tale teoria e ha contribuito a dimostrare come lo sviluppo armonioso della personalità di un individuo dipenda principalmente da un adeguato attaccamento alla figura materna o un suo sostituto.
Bowlby  critica la teoria freudiana secondo la quale il legame madre\bambino si basa solo sulla necessità di nutrimento del piccolo. Bowlby ritiene che il legame che unisce il bambino alla madre  è un bisogno primario, la cui funzione è garantire la crescita e la sopravvivenza biologica e psicologica del bambino. 
L'idea dell'attaccamento prende spunto dagli studi etologici di Lorenz sull'imprinting e dagli esperimenti di Harlow con i macachi. Lorenz dimostrava come i piccoli di anatroccolo, privati della figura materna naturale, seguivano un essere umano o qualsiasi altro oggetto, nei confronti del quale sviluppavano un forte legame che andava oltre la semplice richiesta di nutrizione.
Harlow invece dimostra come, in una serie di esperimenti, i piccoli di scimmia venivano messi assieme ad una "madre fantoccio" senza biberon, ma coperta di una stoffa ,morbida, spugnosa e pelosa. Le piccole scimmie mostrarono una chiara preferenza per essa,restando attaccate come avrebbero fatto con la loro madre reale rifiutando invece la madre "fantoccio" allattante, che esclusivamente le nutriva ed era priva di pelo.