- essere sensibili e disponibili agli stati emotivi del bambino
- valorizzare il contatto visivo e fisico
- garantire relazioni positive e coinvolgenti
- entrare in sintonia con CIASCUN bambino prestando attenzione ai bisogni in base a ciò che si conosce di lui
- stimolare le sua capacità, valorizzando ciò che esprime
- porsi come base sicura, accogliendolo quando si avvicina e incoraggiandolo ad allontanarsi ....e soprattutto SORRIDERE 😃😊
mercoledì 21 giugno 2017
Ecco dei consigli!!!!
Ecco dei consigli per favorire un attaccamento sicuro, sia all'interno della famiglia , ma anche la nido!!
lunedì 19 giugno 2017
La mia esperienza!!!
Ho iniziato a fare baby sitter qualche anno fa a due bambine, che oggi hanno dieci e quattro anni. Fare baby sitter è un' esperienza unica, che ti impegna molto ,pensando a cosa proporre, che giochi fare , per occupare il tempo in divertimento..Personalmente dà molta soddisfazione soprattutto quando mi salutano appena arrivo o quando vado via, è un'esperienza che arricchisce moltissimo.
Quando ho iniziato la più piccola aveva un due anni, e quando ho iniziato ricordo che era molto diffidente con me ed era difficile il momento del distacco dalla mamma, ma durante la giornata, anche con la presenza della sorella, si creava un ambiente totalmente diverso , di gioco, dove era più semplice rapportarmi con lei. La vedevo tranquilla e serena. Quando arrivava mamma o papà lasciava il gioco e correva ad abbracciarla/o, poi tornava al gioco.
Con il tempo la diffidenza cominciò a diminuire e si sostituì con un semplice bacio o abbraccio.
Credo sia un esempio quotidiano di attaccamento sicuro, che ha reso la bambina flessibile e capace di adattarsi a vivere tra nuove figure adulte.
😃
sabato 17 giugno 2017
Attaccamento sicuro.. e futuro..
L'attaccamento sicuro è uno sfondo che sostiene , permettendo al bambino di superare vari eventi critici che può incontrare nella sua vita, ed è un elemento fondamentale per il futuro.
Il bambino sarà una persona con un'immagine di se amabile e degna di essere amata.
Dalla buona esperienza di appartenenza il bambino potrà facilmente separarsi dalla propria famiglia e iniziare un percorso di autonomia , prendendosi cura di se e degli altri, orientandosi verso persone sicure, appoggiandosi ad esse in modo selettivo, ovvero selezionando a chi dare fiducia o meno.
L'attaccamento sicuro gli permetterà di creare legami d'amore caratterizzati da fiducia e non ossessione.
Egli sarà in grado maggiormente di superare le proprie paure e dolori, con a consapevolezza di poter trovare conforto sempre, come nell'infanzia.
Egli sarà in grado di superare i problemi evolutivi in modo adattivo.
In conclusione, saprà:
Il bambino sarà una persona con un'immagine di se amabile e degna di essere amata.
Dalla buona esperienza di appartenenza il bambino potrà facilmente separarsi dalla propria famiglia e iniziare un percorso di autonomia , prendendosi cura di se e degli altri, orientandosi verso persone sicure, appoggiandosi ad esse in modo selettivo, ovvero selezionando a chi dare fiducia o meno.
L'attaccamento sicuro gli permetterà di creare legami d'amore caratterizzati da fiducia e non ossessione.
Egli sarà in grado maggiormente di superare le proprie paure e dolori, con a consapevolezza di poter trovare conforto sempre, come nell'infanzia.
Egli sarà in grado di superare i problemi evolutivi in modo adattivo.
In conclusione, saprà:
- stabilire relazioni positive
- autoregolazione del comportamento e delle emozioni proprio
- autostima
- autorealizzazione
lunedì 12 giugno 2017
Per quanto riguarda il tema dell'attaccamento vi sono delle situazioni di abbandono, più o meno drammatiche, che portano alla perdita delle figure di rferimento.
La domanda da porsi è se questi bambini possano comunque sviluppare un nuovo attaccamento positivo.
Nel libro "Sotto un cielo di stelle. Educazione, bambini e resilienza" Paola Milani, Marco Ius , si affronta il concetto di attaccamenti multipli, dove l'attaccamento non è considerato un legame biunivoco tra madre e figlio, ma un processo familiare che coinvolge padre, nonni, fratelli ma anche educatrici , insegnanti, allenatori, genitori affidatari e adottivi. L'attaccamento è un processo multideterminato. I bambini che sperimentano attaccamenti insicuri hanno la possibilità di sperimentare nuove relazioni positive con adulti significativi che gli rimangano accanto con costanza e che li aiutino a sviluppare sicurezza , fiducia e autostima.
Fondamentale è dunque considerare la rete di strutture nelle quali il bambino cresce, ed in particolare nel libro di parla del "modello biecologico dello sviluppo umano" di Bronfendrenner che sottolinea la relazione dinamica tra individuo, società e tempo e dove gli attori sociali nei vari sistemi influenzano lo sviluppo del bambino.
La domanda da porsi è se questi bambini possano comunque sviluppare un nuovo attaccamento positivo.
Nel libro "Sotto un cielo di stelle. Educazione, bambini e resilienza" Paola Milani, Marco Ius , si affronta il concetto di attaccamenti multipli, dove l'attaccamento non è considerato un legame biunivoco tra madre e figlio, ma un processo familiare che coinvolge padre, nonni, fratelli ma anche educatrici , insegnanti, allenatori, genitori affidatari e adottivi. L'attaccamento è un processo multideterminato. I bambini che sperimentano attaccamenti insicuri hanno la possibilità di sperimentare nuove relazioni positive con adulti significativi che gli rimangano accanto con costanza e che li aiutino a sviluppare sicurezza , fiducia e autostima.
Fondamentale è dunque considerare la rete di strutture nelle quali il bambino cresce, ed in particolare nel libro di parla del "modello biecologico dello sviluppo umano" di Bronfendrenner che sottolinea la relazione dinamica tra individuo, società e tempo e dove gli attori sociali nei vari sistemi influenzano lo sviluppo del bambino.
martedì 6 giugno 2017
la mia esperienza
Vorrei raccontare la mia esperienza di alternanza scuola-lavoro, che ho svolto nell'anno 2014/2015 , nell'asilo nido di Blevedere di Tezze sul Brenta riguardante l'attaccamento.
Quando ho iniziato l'esperienza, poco prima era iniziato anche un inserimento di una bambina di nove mesi. Questa è stata una grandissima opportunità che mi ha permesso di concretizzare ciò che avevo solo studiato nei libri a scuola.
Inizialmente la bambina sarebbe stata al nido per mezza giornata e solo dopo un po' fino alle quattro di pomeriggio.
La bambina quando arrivava con la mamma era tranquilla, ma nel momento in cui doveva andare in braccio dall'educatrice iniziava a piangere e urlare nonostante le attenzioni, coccole e rassicurazioni. Anche la mamma di malumore se ne andava.
L'educatrice la portava nella sala di accoglienza con gli altri bambini e dopo un po' si osservava come fosse più tranquilla, si distraeva grazie alle canzoni dell'educatrice, dai vari giochi e dalla presenza degli altri bambini. A fine giornata, quando la madre tornava la bambina era contentissima di vederla e chiedeva di essere presa in braccio e coccolata.
Nel corso del periodo la situazione migliorò, le separazione erano meno traumatiche, migliorò anche il rapporto educatrici-bambina e la madre era vista come un porto sicuro dal quale potersi allontanare ma anche tornare.
Quando ho iniziato l'esperienza, poco prima era iniziato anche un inserimento di una bambina di nove mesi. Questa è stata una grandissima opportunità che mi ha permesso di concretizzare ciò che avevo solo studiato nei libri a scuola.
Inizialmente la bambina sarebbe stata al nido per mezza giornata e solo dopo un po' fino alle quattro di pomeriggio.
La bambina quando arrivava con la mamma era tranquilla, ma nel momento in cui doveva andare in braccio dall'educatrice iniziava a piangere e urlare nonostante le attenzioni, coccole e rassicurazioni. Anche la mamma di malumore se ne andava.
L'educatrice la portava nella sala di accoglienza con gli altri bambini e dopo un po' si osservava come fosse più tranquilla, si distraeva grazie alle canzoni dell'educatrice, dai vari giochi e dalla presenza degli altri bambini. A fine giornata, quando la madre tornava la bambina era contentissima di vederla e chiedeva di essere presa in braccio e coccolata.
Nel corso del periodo la situazione migliorò, le separazione erano meno traumatiche, migliorò anche il rapporto educatrici-bambina e la madre era vista come un porto sicuro dal quale potersi allontanare ma anche tornare.
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